Stampa

9 OTTOBRE 2018

A 3 ANNI DALLA SCOMPARSA DELL'ARTISTA IMPERIESE. LE INIZIATIVE

 

Il ricordo di Ligustro sulla rivista "Cantarena"

 

STEFANO DELFINO IMPERIA

   Un numero speciale della rivista culturale «Cantarena» (e un altro già in preparazione con gli atti del convegno dello scorso aprile all'Università di Genova) e due capitoli di un libro dedicati a lui e alla sua arte: a quasi tre anni dalla scomparsa, Giovanni Berio, conosciuto come Ligustro, resta un personaggio ai centro dell'attenzione, e non solo a Imperia, di quanti lo hanno frequentato, e ne hanno apprezzato l'inesauribile attività di studio e di recupero delle antiche, tecniche giapponesi di stampa e di incisione, ormai dimenticate.

   Intitolato «Le opere di Ligustro Berio: uno studio sulla composizione», il secondo volume di «Cantarena» fa parte di un progetto che riguarda il Premo Ligustro, patrocinato da Città di Imperia, Fondazione Italia-Giappone, Centro Internazionale Antinoo per l'Arte Centro documentazione Marguerite Yourcenar e Fondazione Mario Novaro, e in oltre 200 pagine raccoglie decine di riproduzioni di stampe, xilografie policrome a più colori (anche 150), surimono, biglietti augurali, ed ex libris realizzati dal Maestro.

   Spiega il figlio Francesco Berio, che sta catalogando i documenti del padre: «Questa pubblicazione può essere un valido supporto per studiare le tecniche usate da Ligustro, la moltitudine dei colori e le matrici incise, dare una lettura critica sulle possibilità espressive della xilografia policroma contemporanea in relazione alle innovazioni da lui introdotte, e analizzare la poesia giapponese e cinese racchiusa nelle sue opere, oltre ai molteplici significati simbolici e filosofici».

   Il momento di studio e di ricerca sarà incentivato dalla possibilità di accedere al materiale presente nella sala Ligustro della Civica Biblioteca Lagorio, alla quale l'artista ha donato 4.000 legni incisi, 2.000 libri e 20 faldoni di corrispondenza, il suo archivio completo, e disponibile anche in formato digitale. Lo scopo del premio è quello di far conoscere ai giovani studenti l'antica tecnica nishiki-e riscoperta da Ligustro, «evidenziandone la complessità e la perfezione».

   A Ligustro si è interessata Angelina Merlo di Loano, che nel suo libro «Domeniche nel Ponente ligure» (Edizioni del Delfino Moro di Albenga), ne parla in due capitoli: «Ottobre: Oriente-Occidente», dove racconta affascinata la visita all'atelier del Maestro, «un mondo magico» che si affacciava in via Des Geneys a Oneglia, e che ora non esiste più; e «Comunicazione», in cui ricorda Ligustro al lavoro «nel suo regno di pace», diventato anche un luogo di incontro di tanti amici e intellettuali. —